3 Marzo 2016
Lo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici migranti sta diventando una componente strutturale di determinati settori produttivi come, ad esempio, l’agricoltura. La maggior parte delle lavoratrici e dei lavoratori stranieri sfruttati sono comunitari dell’est (in particolari rumeni), richiedenti asilo o titolari di una qualche forma di protezione umanitaria. Prestando particolare attenzione alle condizioni di sfruttamento dei braccianti in Sicilia, questo workshop ha lo scopo di: esaminare i fattori strutturali che rendono i lavoratori e le lavoratrici migranti vulnerabili; valutare criticamente le attuali politiche italiane per il contrasto e la prevenzione del grave sfruttamento lavorativo e per la protezione delle vittime; proporre e discutere strategie di intervento più efficaci.
PROGRAMMA:
09.30-10.00 Saluti di Federico Piccitto | Sindaco di Ragusa e di Anna Triandafyllidou | Istituto Universitario Europeo
10.00-11.30 GRAVE SFRUTTAMENTO LAVORATIVO E TRATTA IN AGRICOLTURA NEL RAGUSANO
Chair: Letizia Palumbo | Istituto Universitario Europeo e Università di Palermo
Ausilia Cosentini e Alina Baalan | Proxima
Corrado De Rosa | Dipartimento Pari Opportunità
Maria Carmela Librizzi | Prefetto Ragusa
12.00-13.30 INTERVENTI CONCRETI CONTRO LO SFRUTTAMENTO LAVORATIVO Chair: Alessandra Sciurba | Università di Bergamo – Altro Diritto
Massimo Signorelli | Prefettura di Ragusa
Enrico Arcuri | Ministero delle Politiche Agricole
Giovanni Mininni | FLAI CGIL
Sandro Gambuzza | Confagricoltura Ragusa
14.30-16.00 GRAVE SFRUTTAMENTO LAVORATIVO IN ITALIA
Chair: Emilio Santoro | Università di Firenze
Enrica Rigo | Roma Tre
Rosetta Scotto Lavina | Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno